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Colonnine ricarica per imprese 2023
Al via nuovi contributi a fondo perduto per le colonnine di ricarica rivolti alle imprese che installano impianti in città e sulle superstrade.
I contributi a fondo perduto per le colonnine di ricarica in questione sono destinati alle sole imprese e mirano a incentivare la realizzazione di tali impianti green in città e nelle superstrade. In particolare, la misura si prefigge il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- la realizzazione di almeno 13.755 infrastrutture di ricarica veloci per veicoli elettrici nei centri urbani, come disciplinato dal Decreto 23A00836 del 12
gennaio 2023 - a realizzazione di almeno 7.500 infrastrutture di ricarica super-veloci per veicoli elettrici sulle superstrade. disciplinata dal Decreto 23A00835 del 12 gennaio 2023 .
A chi spettano i contributi a fondo perduto
- I contributi a fondo perduto per le colonnine di ricarica 2023 sia quelli relativi agli impianti nei centri cittadini che quelli per le installazioni sulle superstrade, spettano ai seguenti soggetti:
imprese; - RTI (Raggruppamento Temporaneo Imprese).
Alla data di presentazione della domanda di ammissione le aziende interessate devono possedere i seguenti requisiti: - dimostrare di aver gestito infrastrutture di ricarica operative sul territorio dell’Unione Europea, in misura pari ad almeno il 5% del numero di infrastrutture di ricarica per cui hanno presentato istanza;
Spese ammissibili
Sono ammissibili ai contributi a fondo perduto per le colonnine di ricarica per imprese le spese, al netto di IVA, per:
- l’acquisto e la messa in opera di stazioni di ricarica da almeno 90 kW di potenza, nel caso di impianti da realizzare nei centri urbani. Sono comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio. Per tale voce, si considera un costo specifico massimo ammissibile pari
a 50.000 euro per infrastruttura di ricarica; - l’acquisto e la messa in opera di stazioni di ricarica da almeno 175 kW di potenza, nel caso di impianti da realizzare sulle superstrade. Sono comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio. Per tale voce, si considera un costo specifico massimo ammissibile pari
a 81.000 euro per infrastruttura di ricarica; - i costi per la connessione alla rete elettrica come identificati dal preventivo per la connessione rilasciato dal gestore di rete. Per tale voce, si considera un limite massimo del 20% del costo totale ammissibile per la fornitura e la messa in opera delle stazioni di ricarica nei centri urbani. Il limite è pari al 40% del costo totale ammissibile per le colonnine di ricarica da installare sulle superstrade;
- le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi e i costi sostenuti per ottenere le pertinenti autorizzazioni. Per tale voce, si considera – per entrambe le misure – un limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e messa in opera dell’infrastruttura di ricarica.