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“Incontri con l’Africa”, III edizione, 7-8 Ottobre 2021

Si è aperta il 7 ottobre “Incontri con l’Africa”, terza edizione, che ha riunito a Roma delegazioni di paesi del continente africano e delle istituzioni italiane.

“Incontri con l’Africa”, III edizione, 7-8 Ottobre 2021

Si è aperta il 7 ottobre  “Incontri con l’Africa”, la terza edizione della Conferenza Ministeriale Italia-Africa, che ha riunito a Roma le delegazioni di circa 50 Paesi del continente africano, nonché  i rappresentanti dell’Unione Africana e delle principali Organizzazioni Regionali africane, oltre a personalità delle istituzioni italiane, rappresentanti del mondo imprenditoriale, accademico e del terzo settore del nostro Paese. La manifestazione si è inserita nel quadro della Presidenza italiana del G20.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha aperto la II giornata dei lavori, quella di venerdì 8 ottobre, seguito da vari interventi, tra cui quelli del  Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio e del Presidente della Commissione dell’Unione Africana, Moussa Faki Mahamat.

Il Presidente della Camera di Commercio ItalAfrica, Alfredo C. Cestari, cui fanno capo 19 paesi africani, ha commentato il significato di questa manifestazione con la seguente nota: “L’autorevole messaggio di alto significato politico-istituzionale del Presidente Mattarella, vertente sul fatto che i popoli africani non devono essere esclusi dai vaccini anti Covid, come quello del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, con il riconoscimento che l’Africa è il continente del futuro e delle opportunità, consentono – secondo Cestari – di compiere un passo avanti significativo verso la cooperazione Italia-Africa superando ogni visione caritatevole-assistenzialistica. L’annuncio di donare, da parte del nostro Governo, 46 milioni di dosi di vaccini entro l’anno ai Paesi Africani – aggiunge Cestari –  è sicuramente un impegno concreto verso quella che il Capo dello Stato ha definito equa distribuzione dei vaccini. L’Africa, che ospita il 17% della popolazione mondiale, ha ricevuto sinora soltanto il 2% della produzione mondiale dei vaccini. Vi è quindi, prima di ogni altra cosa, un problema di equa distribuzione che va risolto presto ed efficacemente, come ha detto il Presidente Mattarella, perché la pandemia terminerà quando tutti i Paesi l’avranno superata. Da parte del Ministro Di Maio considerare il continente africano un attore geopolitico chiave per affrontare efficacemente tutte le sfide transnazionali è un’affermazione che dà continuità agli impegni assunti durante il G20 a guida italiana. Voglio ricordare – prosegue Cestari – che durante il G20 di Matera la presidenza italiana ha avuto modo di anticipare quale linea intende perseguire sul tema africano, confermando l’obiettivo della ristrutturazione del debito, ma anche richiamando gli obiettivi dell’Agenda Onu di Sviluppo 2030 e dell’Agenda dell’Unione Africana di Sviluppo 2063. La strategia proposta dalla Presidenza italiana del G20 intende promuovere anche iniziative con le banche di sviluppo e con le altre organizzazioni internazionali pertinenti, per finanziare le attività in Africa, con l’obiettivo specifico di migliorare la qualità della vita nelle aree rurali, minacciate dalla sovrappopolazione, dall’impoverimento delle terre, dai cambiamenti climatici, dalla mancanza di reti elettriche e servizi sanitari. In sostanza si tratterà di lanciare nuove sfide e sostenere nuovi impegni su tutti i possibili fronti dello sviluppo economico e sociale del continente africano, continente dal quale potrebbero provenire notevoli rischi in relazione ai cambiamenti climatici, alla sicurezza alimentare, alla pressione migratoria, alla minaccia del terrorismo, in definitiva, alla sicurezza globale e al futuro dell’umanità. Per l’Africa un modello di crescita endogeno e integrato, rispettoso delle persone e dell’ambiente, rappresenta la migliore risposta a fenomeni migratori che, se incontrollati, risultano essere fragili rimedi nei confronti della crescita demografica. Se l’Europa ha compiuto grandi e gravi errori con l’Africa – conclude il Presidente della Camera di Commercio ItalAfrica – oggi si apre una stagione di leale collaborazione, con la consapevolezza della complementarietà. L’Africa rappresenta il partner naturale per la Ue. Africani e europei insieme costituiscono una vasta regione, un’area al centro delle dinamiche globali. Serve una cooperazione vera tra popoli dei due continenti. Serve l’elaborazione di un ambizioso progetto comune che metta fine ad ogni retorica di aiuto semplicemente umanitario”.