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Ferrandina, verso Zona franca doganale

La seconda Zona franca doganale a Ferrandina, sarà sicuramente utile ad accelerare i programmi di investimenti in tutta l’area della Zes Jonica.

Ferrandina

La seconda Zona franca doganale (Zfd) a Ferrandina, dopo quella di Taranto, annunciata dal commissario della Zes ionica, Floriana Gallucci, dopo la firma di un protocollo di intesa con l’Its Logistica Puglia, sarà sicuramente utile ad accelerare i programmi di investimenti in tutta l’area della Zes Jonica.

E’ il commento dell’ing. Alfredo Cestari (https://alfredocestari.it/), presidente Camera ItalAfrica (https://italafricacentrale.com), impegnata con progetti a promuovere investimenti nelle Zes del Sud.

Le Zfd sono spazi del territorio doganale dell’Unione Europea. Qui è possibile depositare merci terze in sospensione dal pagamento dei diritti doganali, effettuare manipolazioni usuali e svolgere lavorazioni in regime di temporanea importazione.Le merci possono poi essere importate, riesportate o vincolate ad altro regime doganale.

La Zes Jonica

Nel sottolineare che il porto di Taranto ha notevoli potenzialità di crescita e di relazioni e non solo per il Mediterraneo e che sono 22 le istanze di imprese giunte allo Sportello Unico digitale della Zes jonica interregionale di Puglia e Basilicata, con investimenti da 40 milioni di euro e una ricaduta occupazionale di oltre 250 unità, Cestari evidenzia che il PNRR ha finanziato con 630 milioni di euro gli investimenti nelle ZES con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico del Sud Italia.

Abbiamo sostenuto dal primo momento il ‘Piano Mattei’ della Premier Meloni perché rappresenta quel modello virtuoso di collaborazione e di crescita tra Unione Europea e nazioni africane che come Camera ItalAfrica stiamo sperimentando con buoni risultati da qualche anno e che nelle Zes trova ulteriori strumenti efficaci di cooperazione economica e di intensificazione import-export.

In proposito la nostra azione si svolge attraverso “Sud Polo Magnetico”, che contiene anche iniziative per l’incoming turistica dall’Africa. Noi di ItalAfrica partiamo dalle esperienze positive e consolidate negli anni delle Zes realizzate in ambito Ue ed extra Ue per indicare come rafforzare il ruolo strategico di queste aree a cominciare dalla ‘governance’.

Inoltre, il Gruppo Cestari in prosecuzione dell’attività riferita al Progetto Sud Polo Magnetico sta lavorando nel campo “Protocolli energetici” per ridurre il costo dell’energia per le imprese operanti nelle Zes e più in generale per l’incremento della competitività delle imprese, sia in maniera diretta, attraverso la consulenza e l’assistenza tecnica per il sostegno finanziario agli investimenti, sia in maniera indiretta, attraverso azioni volte al potenziamento delle infrastrutture materiali ed immateriali.

Un’attività che si svolge in forma sinergica per offrire pari opportunità alle imprese che investiranno e quindi si localizzeranno in ciascuna delle tre Zes del Sud.

Fonte dell’articolo www.sassilive.it.