COMUNITÀ ENERGETICHE, CESTARI:

INTERVENTI IN SCADENZA, ACCELERARE I PROGETTI

In questi primi mesi del 2025 scadranno alcuni degli interventi finanziari più significativi che sono stati messi in piedi dalle autorità pubbliche nazionali ed europee a sostegno dello sviluppo delle energie rinnovabili e delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer).

Il più sostanzioso riguarda il Pnrr. C’è tempo fino al 20 febbraio 2025 per partecipare al bando della Commissione europea pubblicato a fine novembre dell’anno scorso per la creazione di Comunità di Energia Rinnovabile (Cer) locali e regionali, integrando le piccole-medie imprese (Pmi) agroalimentari e retail.

A riferirlo Marisol Cestari, legale rappresentante, dirigente del Gruppo Cestari, che attraverso proprie società specializzate in Italia e all’estero opera, con base operativa a Moliterno, nel settore della produzione elettrica da fonti rinnovabili, realizzando impianti ecocompatibili e valutando gli impatti ambientali e sociali connessi all’implementazione di tecnologie alimentate da fonti alternative di energia, impegnato a promuovere le Cer soprattutto al Sud.

Le Comunità energetiche rinnovabili -sottolinea – sono configurazioni di cittadini, piccole medie imprese, enti pubblici, associazioni che decidono di mettersi insieme per produrre e condividere energia da fonti rinnovabili proveniente da impianti fotovoltaici (ma non solo) nella disponibilità della comunità. Proprio per evitare in futuro bollette che scottano (come sta avvenendo nuovamente in questo periodo) le comunità energetiche sono sicuramente la strada corretta per ridurre e stabilizzare i costi energetici. Soprattutto per le piccole e medie imprese italiane che vengono anche sollecitate a promuovere soluzioni sostenibili e collaborative.

I fondi disponibili ammontano a quasi 3 milioni di euro che saranno ripartiti tra i tre progetti migliori per una durata complessiva di 24 mesi. I progetti saranno valutati sulla base di indicatori qualitativi e quantitativi, quali per esempio, il numero delle piccole-medie imprese nelle Cer e la quantità di fabbisogno energetico di queste imprese che sarà coperta da energie rinnovabili tramite l’adesione alle Cer.

Per il Pnrr è in scadenza il 31 marzo 2025 il contributo in conto capitale (a fondo perduto) a valere sulle risorse del Pnrr, fino al 40% dei costi ammissibili, per lo sviluppo delle comunità energetiche e delle configurazioni di autoconsumo collettivo, i cui impianti sono collocati nei Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti. Le tipologie di configurazione ammesse ai benefici della misura Pnrr sono le Cer e i gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente.

Tutti gli impianti ammessi al contributo dovranno entrare in esercizio entro 18 mesi a partire dalla data di ammissione al contributo e comunque non oltre il 30 giugno 2026. La misura si applica fino al 30 giugno 2026, per la realizzazione di una potenza complessiva di almeno 2 GW, nel limite delle risorse finanziarie attribuite dal Pnrr, di 2,2 miliardi di euro.

“Forniamo supporto continuo per aiutare cittadini ed imprese a comprendere come la Cer può migliorare il bilancio energetico e li assistiamo durante tutte le fasi del processo. Nei primi nove mesi dell’anno la Basilicata- riferisce- ha ottenuto buoni risultati nel fotovoltaico con 2.832 impianti e una potenza connessa di 56 MW e nell’eolico con 10 impianti e una potenza connessa di 37 MW.

È la conferma che lo sviluppo delle rinnovabili è la strada principale da percorrere per la transizione energetica.

Abbiamo bisogno, recuperando il tempo perduto per i troppi ritardi accumulati, di accrescere la produzione di energia da fonti rinnovabili, principalmente solare che è una risorsa del nostro territorio per le esigenze di importanti strutture pubbliche, edifici pubblici e per i quartieri” conclude Marisol Cestari.