Basilicata: Cestari (ItalAfrica), dopo i buoni risultati per gli investimenti in Zes, il Mezzogiorno diventa punto d’accesso nel Mediterraneo per scambi internazionali, nell’entroterra Africano.
“I buoni risultati raggiunti dalla Zes unica nello scorso anno, con 6.885 soggetti che hanno richiesto il credito d’imposta per investimenti che raggiungono un valore complessivo di 2,55 miliardi di euro, sono un ulteriore incoraggiamento a dare più forza nel 2025 alla strategia del Mezzogiorno d’Italia protagonista della cooperazione economica con i Paesi del Mediterraneo diventando il punto d’accesso per gli scambi con l’entroterra africano”.
Così Alfredo Carmine Cestari, presidente della Camera ItalAfrica sottolineando che “la proroga del credito d’imposta previsto per gli investimenti strumentali nella ZES unica (dal 1° gennaio al 15 novembre 2025) con una posta finanziaria di 2,2 miliardi, accrescerà al Sud ulteriormente le iniziative industriali. Come ItalAfrica sosteniamo il Piano Mattei promuovendo l’attività di partnership e investimenti delle nostre imprese nei Paesi Africani considerando da sempre il Mediterraneo allargato, uno spazio geopolitico essenziale per il ricollocamento di segmenti strategici delle catene del valore dell’industria europea, un’area che, anche in ragione della sua rilevanza strategica, rappresenta uno spazio esposto a varie tensioni, legate all’accesso alle risorse, al diritto di transito e di sfruttamento, alle migrazioni, alla criminalità e alle diverse minacce che riguardano la sicurezza internazionale.
Grazie agli accordi di libero scambio stipulati con l’Unione europea e con la creazione di una zona panafricana di libero scambio, Marocco, Algeria, Tunisia e Egitto possono esportare e importare beni a tariffe ridotte verso entrambe le sponde del Mediterraneo, tali Paesi costituiranno sempre più un ponte fra l’Europa e il continente africano, che raggiungerà i 2 miliardi di abitanti entro il 2050 e ospita alcune delle economie con le più alte prospettive di crescita, in cui abbondano risorse naturali, quali idrocarburi, minerali e terre rare. ItalAfrica inoltre – continua Cestari – guarda con interesse alla decisione della Premier Meloni di allargare nel 2025 il Piano Mattei ad altri cinque Paesi Africani (Angola, Ghana, Mauritania, Tanzania e Senegal).
In particolare, in Angola e Tanzania siamo impegnati in numerosi progetti nei settori energetici e di attività produttive e daremo un ulteriore contributo allo sviluppo del Piano Mattei. L’allargamento accoglie una nostra sollecitazione che abbiamo espresso a gennaio 2024, in contemporanea con la Conferenza Italia-Africa, nell’evento organizzato da ItalAfrica “Il Piano Mattei – Sud polo magnetico Occasioni di resilienza e investimenti Italiani in Africa nel settore Pubblico e Privato”, con l’obiettivo di restituire all’Italia il ruolo di piattaforma di connessione tra Nord e Sud del Mediterraneo, anche alla luce del nuovo quadro geopolitico”.