L’impatto dell’aumento dei costi energetici al Sud è più alto rispetto al Nord per fattori oggettivi e per effetto della minore dimensione delle imprese. Marisol Cestari: da decreto Urso ricadute importanti per imprese Sud.

Il decreto “Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI”  a firma del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che prevede un regime di agevolazioni, per i programmi di investimento delle piccole e medie imprese finalizzati all’autoproduzione di energia elettrica ricavata da impianti solari fotovoltaici o mini eolici, avrà ricadute importanti sulla competitività delle PMI del Sud. A sostenerlo è Marisol Cestari (Gruppo Cestari), legale rappresentante dell’Associazione Energetica Moliterno Energia Dal Sole, sottolineando che l’impatto dell’aumento dei costi energetici è al Sud più alto rispetto al Nord per fattori oggettivi e per effetto della minore dimensione delle imprese.

Incrementi di quasi 10 volte del prezzo dell’energia comportano un impatto fino al 40% del fatturato delle imprese del Sud, contro il 25% del centro Nord. Per questo – aggiunge Marisol Cestari – le risorse destinate alla misura –  320 milioni di euro, di cui il 40% riservato alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e un altro 40% alle micro e piccole imprese – è particolarmente attesa in questa fase caratterizzata dalle note crisi industriali in tutte le stesse regioni meridionali.

Cestari ricorda che le agevolazioni saranno assegnate nella misura massima del:

  • 30% per le medie imprese;
  • 40% per le micro e piccole imprese;
  • 30% per l’eventuale componente aggiuntiva di stoccaggio di energia elettrica dell’investimento;
  • 50% per la diagnosi energetica ex-ante necessaria alla pianificazione degli interventi previsti dal decreto.
 

Il Sud Italia, del resto, ha il maggiore potenziale su scala nazionale di produzione da fonti rinnovabili (eolico e solare).

Oggi il Mezzogiorno gioca un ruolo decisivo nel settore fotovoltaico, contribuendo per circa il 35% della capacità totale installata, che è in crescita in tutte le regioni del Sud: per raggiungere i target del Fit for 55, la capacità fotovoltaica addizionale (53,6 GW) prevista entro il 2030 si concentrerà per il 61% nel Mezzogiorno.

Di qui il nostro impegno a favore dello sviluppo di soluzioni integrate per offrire servizi innovativi, l’incoraggiamento dell’autoproduzione e il ricorso a investimenti in digital e tecnologie innovative. Anche le reti di impresa -conclude – sono una soluzione significativa a superare il gap costi e produzione energetica Nord-Sud.

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