Il Mediterraneo, storicamente un crocevia di culture e commercio, si trova oggi al centro di una visione rinnovata grazie al Decreto Piano Mattei.
Alfredo Carmine Cestari, presidente della Camera ItalAfrica, vede in questo decreto una svolta strategica che potrebbe trasformare il ruolo dell’Italia e dell’Europa da semplici “vie di fuga” per i migranti africani in veri e propri ponti di scambio e cooperazione internazionale.
Il Piano Mattei
Il Decreto Piano Mattei, emanato dal Consiglio dei Ministri, si presenta come un catalizzatore di cambiamento, con l’obiettivo di rafforzare i legami tra l’Italia, l’Europa e il continente africano.
Cestari, alla guida di ItalAfrica, sottolinea l’importanza di un approccio che superi la logica dell’assistenzialismo, favorendo invece una reciprocità produttiva e uno sviluppo condiviso.
Il progetto “Sud Polo Magnetico” è l’emblema di questa nuova direzione: un’iniziativa che mira a incentivare le sinergie imprenditoriali tra il Mezzogiorno d’Italia e le nazioni africane, promuovendo un interscambio equo e sostenibile.
Il modello proposto da ItalAfrica si ispira all’eredità di Enrico Mattei, pioniere di un processo di cooperazione tra i Paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo.
La visione di ItalAfrica
L’ambizione di ItalAfrica è di esportare il meglio del Made in Italy – prodotti, design, tecnologie – non solo per stimolare la crescita africana, ma anche per rafforzare l’economia del sud Italia, mantenendo e creando posti di lavoro.
La Camera ItalAfrica si impegna attivamente in diverse aree: dalla cooperazione allo sviluppo all’istruzione professionale, dalla ricerca e innovazione alla salute, dall’agricoltura alla sicurezza alimentare, fino alla gestione sostenibile delle risorse naturali, comprese quelle idriche ed energetiche.
La strategia delineata prevede anche un forte impegno nella tutela ambientale e nell’adattamento ai cambiamenti climatici, nonché nel potenziamento delle infrastrutture, anche digitali, e nello sviluppo del partenariato energetico, con un occhio di riguardo verso le fonti rinnovabili.
Non si tratta solo di un progetto, ma è un’opportunità per rafforzare la presenza italiana in Africa, promuovere l’occupazione e contrastare l’immigrazione irregolare. L
a governance del progetto, presieduta dalla Premier Giorgia Meloni e supportata da una struttura di Missione ad hoc, sarà cruciale per coordinare gli sforzi e massimizzare l’impatto delle azioni previste.
Con oltre trent’anni di esperienza in Africa, ItalAfrica si pone come un attore chiave in questo processo di trasformazione, pronto a sfruttare le opportunità di un Mediterraneo che può e deve diventare una porta di scambi e cooperazione internazionale.
Fonte dell’articolo sassilive.it.